lunedì 26 gennaio 2009

Visual-software: Astroplanner

I nostri amici astrofotografi non sono gli unici della categoria ad arrivare sul campo osservativo armati di computer portatile.
Ormai anche noi visualisti, almeno in buona parte, ci siamo "piegati" alla tecnologia e, chi più chi meno, facciamo uso di alcuni software astronomici per agevolare, ordinare ma anche organizzare al meglio le nostre sessioni osservative.
Scommetto che la maggioranza di noi avrà almeno una volta utilizzato un software planetario prima della serata per sapere quali oggetti andare a puntare, oppure per capire se vale la pena puntare il tubo su giove o saturno nell'imminente osservazione.

Ma oltre ai classici planetari (stellarium, cart du ciel, starry night, skymap pro, kstar, the sky, e chi più ne ha più ne metta....) esiste anche un'altra categoria di software pensati appositamente per gli astrofili visualisti, che sono dedicati alla pianificazione delle serate osservative e alla archiviazione delle note che ciascuno di noi dovrebbe prendere durante l'osservazione degli oggetti in modo da mantenere una sorta di "diario" osservativo.

E' molto bello, oltre che interessante, andare a rileggere nel corso degli anni l'evoluzione di come si siano svolte le nostre osservazioni, di come la nostra percezione di un particolare oggetto celeste sia variato nel tempo in seguito ad upgrade strumentali, cambiamenti del sito osservativo, maggiore esperienza, ma anche, ahimè, a causa del sempre maggiore inquinamento luminoso. E' una pratica che consiglio davvero a tutti gli astrofili visualisti, a prescindere dall'uso di un software dedicato o meno (basta anche un semplice taccuino!).

Ma tornando al titolo dell'argomento, in questa sede vorrei approfondire e confrontare tra loro i due software che al momento credo siano tra i più gettonati nel settore (o quantomeno lo sono sicuramente oltre oceano): Astroplanner e Skytools.
D'altra parte parlo di questi perché li utilizzo e li conosco, ma ne esistono anche altri su cui non mi esprimo non avendone avuto esperienza diretta.

ASTROPLANNER
Le caratteristiche principali.
Utilizzo AP da un paio d'anni, avendo scaricato prima la demo gratuita ed avendolo poi acquistato anche grazie al costo davvero contenuto. Al momento siamo ancora alla versione 1.6 anche se già da tempo si parla di una imminente uscita della nuova versione 2.0 che dovrebbe avere funzionalità più ricche.
Come suggerisce il nome stesso, questo software ha come scopo principale quello di aiutare l'utente a pianificare una sessione osservativa.
La finestra principale è organizzata in quattro sezioni distinte: observing, field of view, sky e plannig.
Personalmente mi sono sempre chiesto come mai l'ideatore del programma abbia pensato di dividere in due sezioni diverse la selezione degli oggetti (che si realizza nella sezione planning) da tutto il resto della "gestione" delle informazioni sugli oggetti stessi (observing). Ma tant'è....
Il funzionamento "ideale" del software è il seguente:

1- prima di tutto occorre creare un piano osservativo (plan), ovvero un elenco di oggetti che saranno poi il target della nostra sessione osservativa. Andando nella sezione planning è possibile aggiungere gli oggetti al piano osservativo, cercandoli tra i vari cataloghi disponibili, che sono davvero moltissimi e in continuo aggiornamento. In questo modo la ricerca degli oggetti viene fatta manualmente, cercando per nome o sigla dell'oggetto stesso.
Un altro sistema per aggiungere oggetti al piano ossevrativo è quello di usare il plan creation wizard, che probabilmente è lo strumento più potente del software. Esso infatti permette di generare da zero un elenco di oggetti ricercando tra tutti i cataloghi quelli che soddisfano determinati criteri come la tipolgia (galassie, nebulose, ecc.), la costellazione, il telescopio che sarà usato nell'osservazione (che ne limiterà la magnitudine massima) , il sito osservativo e la data (che ne determineranno la visibilità o meno) e la difficoltà.

2- Una volta creato il plan, si passa alla sezione più utilizzata del software, quella denominata Observing. In questa finestra troviamo, oltre all'elenco degli oggetti, un'indicazione grafica dell'altezza dell'oggetto attualmente selezionato rispetto all'orizzonte, sia in riferimento alla data impostata per l'osservazione che in riferimento ai mesi dell'anno per evidenziare qual'è il periodo migliore per la sua osservazione. Il tutto è riferito ovviamente al sito osservativo, che deve essere impostato a priori nei settaggi del software e di cui è possibile anche creare un orizzonte virtuale, per indicare eventuali ostacoli che ne pregiudicano la visuale, come edifici, montagne, ecc. In questa finestra è possibile poi inserire e visualizzare i propri log osservativi, oltre che scaricare e visualizzare immagini degli oggetti dalle Digital Sky Surveys (DSS).
Se si utilizza il software direttamente sul campo, sarà a questo punto che andremo a scrivere e memorizzare nel database del software le impressioni visive dell'oggetto puntato.
La gestione dei log osservativi è molto semplice e funzionale, in quanto ogni log è identificato non solo dall'oggetto a cui si riferisce, ma ovviamente anche alla data di osservazione, allo strumento usato e al sito osservativo. Inserendo nelle preferenze del programma tutta la propria strumentazione (caratteristiche del/dei telescopi, oculari, filtri, barlow, ecc.), è molto semplice abbinare ad ogni log la relativa strumentazione utilizzata, selezionandola mediante gli appositi menu a tendina. I vari log osservativi così inseriti vengono salvati insieme al relativo plan. In questo modo, quando si apre (menu file/apri) un vecchio plan, si caricano anche tutti i relativi log che sono in questo modo visionabili e anche modificabili.
Oltre a questo, attivando nelle preferenze la funzione "Enable global observations", tutti i log osservativi archiviati in un file di un piano osservativo vengono anche memorizzati in un database generale. In questo modo, se la funzione anzidetta è attiva, aprendo un qualunque file plan e selezionando un oggetto è possibile leggere tutti i relativi log osservativi archiviati, non solo quelli relativi al plan al momento attivo, ma anche quelli contenuti in tutti gli altri plan. Le modifiche ai log sono invece consentite solo per quelli relativi al piano attualmente in uso.
Infine, ovviamente i log possono essere stampati ed è prevista una funzione di ricerca apposita.

3- Per facilitare l'identificazione degli oggetti al telescopio e quindi per aiutare nello star-hopping, entrano in gioco le altre due sezioni del software.
Nella finestra Sky viene rappresentato graficamente l'intera volta celeste relativa alla data e al sito impostati. Si può attivare la visualizzazione dell'oggetto attualmente selezionato nella finestra Observing, oppure di tutti gli oggetti del plan.
Ma lo strumento grafico decisamente più importante del software è quello della sezione Field of View.
Qui si rappresenta graficamente quello che si dovrebbe osservare all'oculare, in base ovviamente al telescopio in uso e all'oculare utilizzato. A livello grafico sono riportate nell'oculare virtuale le stelle di campo, mentre gli oggetti deepsky sono rappresentati solo mediante linee che ne identificano le dimensioni e l'orientamento.
Le stelle riportate sono relative ad uno dei cataloghi stellari disponibili. Attenzione perché attivando la visualizzazione da catalogo GSC la risposta del software diventa abbastanza lenta e ad ogni variazione delle impostazioni (è possibile modificare la mag. limite per le stelle, per gli oggetti deepsky e per le relative etichette ad esempio), il software deve ricalcolare il tutto.
Navigando con il mouse sopra gli oggetti rappresentati vengono riportati in basso i dati principali degli oggetti presenti nell'oculare virtuale.
Infine, attivando l'apposita funzione nelle preferenze, è possibile sincronizzare l'oculare virtuale con un software planetario esterno come Cart Du ciel ad esempio (sono disponibili Cart du Ciel 2 e 3 ed Equinox), anche se ho riscontrato problemi con l'utilizzo con CdC 3 (che non sembra riportare la stessa area di cielo rappresentata nell'oculare virtuale).

4- Completa la dotazione del pacchetto un'importante funzione, unica in questo genere di software, che consiste nella possibilità di implementare nuove funzionalità mediante appositi script che possono essere realizzati da chiunque.
Questo è il vero punto di forza di questo software rispetto ad esempio a Skytools, in quanto di fatto quando gli utenti richiedono all'autore del programma nuove funzionalità, in genere queste vengono rese disponibili a tutti proprio mediante un nuovo script. Esiste infatti una sorta di repository, sia per i piani osservativi che per gli script, con cui è possibile condivere con tutti gli utenti di AP informazioni, piani e funzionalità aggiuntive.
Una tra queste, disponibile per il download mediante apposito script, è ad esempio la possibilità di stampare le mappe per lo star-hopping.
E' possibile infatti automatizzare la creazione e la stampa di mappe come queste per un singolo oggetto oppure per tutti gli oggetti del plan, anche se di fatto tale procedura è assai lunga in termini di tempo (per stampare in pdf un piano di una decina di oggetti serve anche un'ora se è stato scelto di usare il catalogo stellare GSC....).

Altre funzioni.
Oltre alle funzioni principali di cui ho parlato sopra, ce ne sono diverse altre che non ho approfondito perché non ho mai utilizzato e le riporto qui in modo molto sintetico.
C'è la possibilità di collegare un telescopio con puntamento attivo (go-to) o passivo (tipo skycommander) con diverse funzioni disponibili come si vede dall'immagine.
Altre funzioni degne di nota sono quelle destinate alla pianificazione e gestione delle osservazioni di stelle variabili, secondo gli standard AAVSO: è previsto un format apposito da compilare con le proprie osservazioni ed esiste una funzione apposita per inviare tale format direttamente ai server AAVSO.

Astroplanner sul campo.
Sulla carta le potenzialità del software sono molto ampie. Il costo del pacchetto poi è davvero allettante e questo sicuramente è un aspetto che gioca a favore.
L'interfaccia del programma è un po' particolare e occorre sicuramente prenderci un po' la mano, anche se di fatto bastano poche "sedute" per imparare a destreggiarsi tra i vari menu, anche se, occorre sottolinearlo, tutto il pacchetto è rigorosamente in lingua inglese. Se dal punto di vista estetico quello che risalta di più all'utente è la sezione Field of View con il suo oculare virtuale, all'atto pratico l'utilizzo di questo strumento non è poi così funzionale. Ritengo infatti che sia molto più pratica e agevole (oltre che flessibile e completa) la classica videata di un software planetario come Cart du Ciel o Skymap.
L'utilità del software è invece indiscussa per quanto riguarda la creazione dei piani osservativi e soprattutto per la gestione dei log. C'è da dire però per quanto riguarda la creazione dei piani mediante l'apposito wizard, che spesso usando questa funzione automatica si ottiene un elenco di oggetti molto ampio (fin troppo) che difficilmente si riuscirà a "seguire" davvero durante la sessione osservativa. Viceversa, mi sono ritrovato spesso a saltellare da un oggetto all'altro del plan che mi ero creato precedentemente, a volte trascurando magari oggetti importanti nei dintorni di quelli elencati, cosa di cui ci si rende conto ovviamente solo il giorno dopo....
La creazione di un plan mediante il wizard non è una procedura molto rapida, in quanto servono alcuni minuti di elaborazione (in base ai criteri di scelta impostati), quindi è consigliabile creare le proprie liste prima della sessione osservativa in tutta calma, mentre quando si è sul campo conviene sfruttare i plan già creati. Questo limita la potenziale flessibilità del software di effettuare ricerche tra i tanti e ampi cataloghi direttamente sul campo.
Un aspetto molto positivo è quello della grande base di dati disponibili per il download, (piani osservativi compresi) in continuo ampliamento grazie al contributo di tutti gli utenti. Altro aspetto molto importante è la disponibilità dell'autore, Paul Rodman, che quotidianamente interviene nel forum dedicato.

Nessun commento:

Posta un commento