giovedì 25 giugno 2009

Melon Hills: il Passo dei Meloni

Sempre a spasso per le colline romagnole, con il fido dob in macchina, questa volta mi allontano poco da casa anche perché il tempo è poco e il meteo non preannuncia nulla di buono.
Decido quindi di approfittare dello sprazzo di sereno per andare nel sito più vicino a casa, al Passo dei Meloni vicino a Sogliano Sul Rubicone, dove c'è la sorgente del fiume Rubicone, anzi, le sorgentidel Rubicone, perché come vedremo ce n'è più di una!

Infatti c'è un aneddoto curioso da raccontare a proposito di queste sorgenti, di cui sono venuto a conoscenza l'ultima volta che sono andato dal mio barbiere, che notoriamente sa vita morte e miracoli su tutti gli eventi dei paesotti del circondario!

Ebbene, forse non tutti saprete che Savignano sul Rubicone, il ridente paesino romagnolo in cui il sottoscritto ha iniziato la sua carriera astronomica, è famoso nel mondo (!) per la celebre frase che Cesare pronunciò quando decise di varcare con il suo esercito l'allora confine romano con la Gallia posto lungo il fiume Rubicone, dando inizio così alla seconda Guerra Civile con Pompeo: Alea Iacta Est, vale a dire "il dado è tratto"! (non crediate che abbia scritto tutto di mio pugno.... ho vergnosamente scopiazzato da Wikipedia...) .
Fin dai primi anni del secolo scorso si è aperta la discussione su quale sia il vero fiume Rubicone, discussione a cui pose ufficialmente fine Benito Mussolini quando stabilì, sulla base dei documenti storici reperiti, che il fiume Rubicone a cui si riferiva Cesare doveva essere proprio quello che attraversa i paesi oggi noti come Sogliano, Savignano, ecc. e che al tempo di Mussolini era denominato come "Fiumicino".
Da cui deriva l'attuale denominazione del fiume Rubicone e dei paesi oggi identificati come Savignano sul Rubicone, Sogliano sul Rubicone, ecc.

Ma non tutti sono d'accordo con questa tesi.
In particolare, i cittadini di Calisese, un paesino che si trova lungo la direttrice Savignano-Cesena, rivendicano invece l'origine del vero fiume Rubicone per il fiumiciattolo che attraversa il loro paesino, l'Urgone o Pisciatello.

Approfitto dell'occasione per riportare qui un interessantissimo documento sul fiume Rubicone realizzato dall'amico, nonché presidente dell'Associazione Astronomica del Rubicone di cui faccio parte, prof. Mauro Frisoni che, in qualità di insegnante di Scienze presso la Scuola Media Inferiore di Roncofreddo, ha approfondito l'argomento insieme al collega insegnante di Italiano, prof. Mauro Pracucci: "Il Rubicone"

Ad ogni modo, ogni volta che preparo la mia serata osservativa in questo luogo, quando posiziono il mio tavolino proprio davanti al cippo che i cittadini di Calisese hanno eretto per onorare la sorgente del loro vero fiume Rubicone (sorgente che si trova a breve distanza da quella dell'altro fiume Rubicone, quello che passa per Savignano), non posso non ripensare alle parole del mio barbiere!

Il luogo in questione ( 44° 0'4.97"N 12°15'47.42"E), come ho detto, è piuttosto vicino a casa. Mi bastano meno di 20 minuti per arrivare al famoso cippo, e tutto sommato il cielo qui non è poi male, considerando che la quota è sotto i 400 metri e che le luci della riviera romagnola sono a pochi km di distanza, seppure ben schermate dalle colline circostanti.
Dopo aver montato il telescopio approfitto del fatto che non è ancora buio per dare una bella sventolata allo specchione. L'aria non è mai abbastanza ma la mia ventolona fa un egregio lavoro, anche se rovina l'atmosfera bucolica del posto con quel fracasso infernale da elicottero in decollo!

Intanto le nuvole cominciano a fare capolino all'orizzonte, così anche se il cielo è ancora illuminato dal crepuscolo comincio a tirar fuori gli oculari dalla valigia e inizio l'osservazione.
Alla fine della serata non saranno molti gli oggetti osservati, e l'unico che ho centrato per la prima volta all'oculare è il globulare ngc 5466 nel Boote, nei pressi del più conosciuto M3. Ma la bassa pressione di questi giorni non mi dà scampo, lasciandomi solo un'oretta di tempo per puntare il cannone verso il cielo.

Ecco il breve resoconto degli oggetti osservati.
  • NGC 5466. Ammasso Globulare in Boote. Sono le ore 22.30, non è ancora terminato il crepuscolo astronomico e l'SQM segna solo 19.92. Appare molto elusivo, abbastanza grande nel campo dell'ethos 13mm, ma difficilmente risolto. Le stelle più luminose si intravedono appena e si nota l'aspetto granuloso sottostante.
  • NGC 5557. Galassia in Boote. SQM a 20.26. Si nota un piccolo alone diffuso attorno al nucleo di aspetto stellare. Nessuna traccia delle vicine galassiette ngc 5544 / 5545.
  • M63. Galassia nei Cani da Caccia. SQM 20.40. Si nota il nucleo allungato e un alone diffuso attorno, ma niente spirali.
  • M94. Galassia nei Cani da Caccia. Nucleo esteso nel campo dell'oculare, compatto e con un alone diffuso. Appare come se fosse una galassia ellittica, senza traccia di spirali.
  • NGC 4490/4485 Galassie (Cocoon) nei Cani da Caccia. Entrambe visibili, anche se l'uncino della 4490 è appena accennato.
  • NGC 4244. Galassia (Silver Needle) nei Cani da Caccia. SQM 20.52. La visione è anni luce distante da quella avuta sottoi cieli dell'Amiata o del Monte Fumaiolo. La galassia appare come una debole spennellata allungata.
  • M106. Galassia nei Cani da Caccia. Visibile già nel cercatore (un 9x50). Appare nell'ethos 13mm con il nucleo di aspetto stellare e un alone molto esteso e diffuso, di forma allunagata.
  • M108. Galassia nell'Orsa Maggiore, di forma allungata. Appare netta la stellina sul nucleo della gx.
  • M97. Nebulosa Planetaria (Gufo) nell'Orsa Maggiore. Con l'aiuto dei filtri OIII e UHC si vede in visione diretta l'occhio destro (al telescopio), mentr quello sinistro si intravede solo in distolta.
  • M71. Ammasso globulare nella Saetta. Non l'avevo ancora osservato nel 16". Ora appare in tutto il suo splendore, ricco di stelline "sgranate", interessante anche per la forma anomala a triangolo.
La serata finisce qui a causa delle nuvole, una sorta di toccata e fuga.
Per i più curiosi, mentre salivo in auto ho piazzato il cellulare contro il parabrezza, come in un camera-car improvvisato.
Questo è il risultato!

lunedì 15 giugno 2009

L'astrofilo itinerante sul Monte Fumaiolo

Queste frasi sono dedicate agli astrofili della domenica, quelli che aspettano il fine settimana per caricare armi e bagagli per andare a cercarsi un cielo buio, almeno un po' più buio di quello casalingo!

Ebbene, sabato scorso, il 13 giugno 2009, ho approfittato del bel tempo per mettermi alla ricerca di un nuovo sito osservativo in quel del Monte Fumaiolo, un posto decisamente valido rispetto a quanto sono abituato solitamente, visto che qui finalmente si riesce a sfondare il primo km di aria mefitica e impestata della bassa atmosfera, fino a raggiungere la ragguardevole quota di oltre 1250m, ragguardevole almeno per gli standard d chi abita da sempre in pianura....

Così sono partito di buon ora, per arrivare in zona verso le 20.45, in tempo utile per cercare qualche posticino adatto ancora con la luce del sole. Ne ho trovati un paio prima di arrivare a quello definitivo, ma qui voglio passare in rassegna tutti i siti del posto, passati, presenti e... futuri!

1- Il primo è il presso il Rifugio Biancaneve, che già conoscevo visto che lo scorso anno ho fatto qualche serata osservativa, tra cui anche una con alcuni amici del forum astrofili.org. E' un bel posto a livello di quota e orizzonte, ma siamo a casa del proprietario del rifugio e c'è via-vai di macchine, come abbiamo potuto constatare. Il massimo valore SQM raggiunto allo zenit durante una di quelle serate di luglio 2008 è stato 21.40.
Il posto è questo: link a Google Maps

2- Altro posto in cui non mi sono recato lo scorso sabato ma che potrebbe essere interessante è questo: link a Google Maps. L'ho solo individuato su Google, ma è un po' più in basso e secondo me c'è di meglio.

3- Fumaiolo#3: link a Google Maps. Questo SAREBBE un gran bel sito, perché è sperduto al limite del bosco. Solo che la strada, seppur corta, è messa male e c'è un punto in cui ci sono dei sassi che potrebbero rovinare le gomme dell'auto. Memore dell'esperienza passata dell'amico Leo, ho lasciato la macchina a metà strada e ho proseguito a piedi per vedere com'era. Peccato, perché sarebbe davvero una bel posto. Quando sono arrivato, c'era un cervo che saltava nella radura a qualche decina di metri da me! E' però molto isolato, e se ci si va (con un fuoristrada, però!) occorre essere almeno in due perché è parecchio imboscato.

4- Fumaiolo#5 (lascio per ultimo quello in cui mi sono fermato): link a Google Maps. Questo è bello, facilmente raggiungibile perché la stradina è in piano e ottima, ma è molto chiuso avendo gli alberi tutto intorno. Un po' come sull'Amiata, però lo spiazzo è più piccolo. Volendo ci stanno comunque 4 o 5 macchine senza problemi. Bisogna puntare il telescopio minimo a 30° di altezza altrimenti si centrano gli alberi, quindi niente sagittario però è comunque un ottimo posto se si va in coitiva.

5- Infine, il posto in cui ho poi trascorso l'osservazione: link a Google Maps. Il sito è attaccato alla strada, però è sopraelevato rispetto ad essa e le (poche) auto che passano non danno minimamente fastidio perché i fari sono schermati dalla parete della montagna. Il sito sarebbe anche adatto per passarci eventualmente la notte con una tenda, visto che lo spiazzo è grande, e ci sono anche due barbecue per farsi una grigliata! L'unico problema è che per accedervi bisogna lasciare la macchina giù, a bordo strada (c'è posto per poche auto, due o 3 al massimo nelle immediate vicinanze) e poi farsi a piedi lo strappetto in salita che sbocca nel piazzale sopraelevato (sono venti metri da fare a piedi). E' fattibile, visto che l'ho fatto io con il 16".... però bisogna guadagnarselo!!

L'orizzonte è ottimo, tranne che a SUD-EST, dove c'è la montagna. Lo scorpione si vede quasi tutto, compreso il pungiglione (mi sono osservato anche M6 e M7). Resta fuori solo la parte più bassa, quella sotto al pungiglione alla base della costellazione. Il sagittario spunta dalla montagna ad Est. Si perde la sua parte più a est, almeno finché non si alza un po' di più spostandosi verso sud.

L'altra sera c'era un po' di umidità e il cielo non era particolarmente limpido. L'etilometro (SQM) ha segnato 21.25, ma sarebbe sicuramente salito se non fosse arrivata nel frattempo la luna. Credo che si possa raggiungere normalmente il 21.40, con luna nuova. Chissà poi in inverno....Il GPS mi segnava una quota di 1283m. Niente male!


Mi sa che il prossimo venerdì o sabato andrò di nuovo lì ;-))!