martedì 27 gennaio 2009

Visual-software: Skytools 3 PRO

L'ultimo arrivato nel mio pc è la nuova versione di Skytools che è appena stata rilasciata.
Nel corso degli anni, in seguito alle mutate esigenze degli astrofili, l'idea di base del software è rimasta la stessa, ma le funzionalità sono state aumentate ed estese non solo alle osservazioni visuali, ma anche alle applicazioni astrofotografiche, sempre però rimanendo nel campo della pianificazione delle sessioni osservative/fotografiche.

Visto che il target di skytools è stato finora sempre e solo quello degli astrofili visualisti, l'autore Greg Crinklaw ha pensato di proporre due diverse versioni della release 3 di ST, di cui una esclusivamente dedicata al visuale e l'altra comprensiva anche di tutte le nuove funzionalità astrofotografiche.

Le differenze tra la versione Skytools 3 standard e PRO si possono riassumere così:

- nella versione PRO sono incluse tutte le funzioni astrofotografiche, escluse invece nella versione standard
- la versione PRO è fornita di serie del plug-in "Real Time" (rimando al blog su Skytools 2 per una descrizione del plug-in), che nella versione standard può essere comunque aggiunto in seguito come optional
- la versione PRO viene venduta insieme ad un "Extended Data" DVD che contiene un up-grade al catalogo stellare in grado di arrivare fino alla magnitudine 20!

Quale versione avrò mai acquistato io? Ovviamente quella più completa, anche se obiettivamente per l'uso prettamente visuale devo ancora capire se valga davvero la pena avere un catalogo stellare così ampio. In ogni caso, il plug-in "Real Time" è molto comodo se si utilizza il software direttamente durante le osservazioni (diventa poi indispensabile se si vuole collegare il computer al telescopio....) e a quel punto conviene spendere qualche dollaro in più per la versione PRO, piuttosto che acquistare la versione standard+plug-in Real Time.

Non farò una trattazione completa del paccheto ST3, in quanto le sezioni principali e la filosofia di fondo sono gli stessi della versione 2.0 del software.
Mi limiterò quindi ad evidenziare le differenze e le novità rispetto alla precedente versione.

Nightly Planner.
Si tratta della finestra principale del software, quella che in ST2 era chiamata Observing List. Ci sono parecchie colonne in più rispetto alla precedente versione, tra cui saltano subito all'occhio quelle indicate come "Difficulty" e "Best Difficulty", con il relativo indicatore a semaforo.
In riferimento a queste colonne occorre dire prima di tutto che una delle novità di ST3 consiste nel nuovo motore che calcola la visibilità degli oggetti, il Visual Detection Model. Si tratta di un algoritmo complesso ideato dall'autore per stabilire se l'oggetto celeste è visibile e in che modo, tenendo in considerazione lo strumento selezionato, il sito osservativo, l'esperienza e l'età dell'osservatore (vedi dimensioni della pupilla), ecc.
La colonna "Best Difficulty" dà indicazione sulla difficoltà di osservazione dell'oggetto in condizioni ottimali, considerando quindi solo le caratteristiche del telescopio usato e supponendo che l'oggetto si trovi allo zenit, quindi in una serata ideale.
La colonna "Difficulty" invece si riferisce alle condizioni di visibilità dell'oggetto nel momento migliore della serata in corso.
Quando il semaforo è verde, significa che i due livelli di difficoltà coincidono, quando è giallo che la serata in corso non è proprio quella ottimale per osservare l'oggetto selezionato ma non si discosta di molto; quando il semafoto è rosso significa che invece siamo lontani dalle condizioni ideali per quell'oggetto con quel telescopio in quel sito osservativo.
Tra le numerose novità, spiccano anche molti nuovi menu a tendina che in realtà sono ora presenti in tante sezioni del software. Facendo riferimento al nightly planner, si nota ad esempio che le liste osservative (observing list) sono a loro volta raggruppate in diversi gruppi, alcuni già preseni, altri realizzabili ex-novo.
In generale tutti i set di dati disponibili (come ad esempio le note, le immagini, i links, ecc.) sono raggruppabili ed organizzabili in gruppi in modo da avere a disposizione un database davvero completo e personalizzabile.
Per fare un esempio pratico, nella scheda dei dettagli di ciascun oggetto c'è un campo che può essere riempito con delle note a piacimento (esisteva già in ST2). Ora questo campo è classificabile in gruppi, così ad esempio posso creare un "gruppo note" denominato "Wikipedia" e riempire il relativo campo di M42, incollandovi la descrizione che Wikipedia fa su questo oggetto. Poi è possibile creare un secondo gruppo "Note di Sbab" e scrivere nel campo note relativo su M42 le mie annotazioni personali su quest'oggetto.
A questo punto aprendo la scheda dettagli di M42 e attivando la visualizzazione di tutte le note, compaiono nel relativo spazio sia le note di Wikipedia che quelle di Sbab (considerate che le note non sono i log osservativi, in quanto non dipendono né dallo strumento né dal sito osservativo)!

Analogamente si può fare una classificazione delle immagini relative agli oggetti, scaricandole dalle DSS (ora esiste una procedura per scaricare in automatico tutte le immagini di una lista di oggetti) oppure inserendole manualmente.
Io ad esempio ho creato un gruppo immagini "APOD" che uso per inserire le immagini dell'Astronomy Picture Of the Day relative agli oggetti più spettacolari.
Un'altra interessante funzione aggiunta alla scheda dettagli degli oggetti è la "Visual Synopsis", che può essere anche stampata insieme a tutti i dettagli presenti nella scheda di ogni oggetto, ottenendo un report come questo.

Tornando per un attimo alla finestra principale del Nightly Planner, in alto a destra si notano 3 bottoncini che permettono di impostare l'utilizzo del software in 3 diverse modalità.
Quella classica, che ho considerato fino a qui, è la "Visual Observation mode" indicata con il bottone a forma di oculare.
In alternativa, con il bottone a forma di quadrato nero si può scegliere una modalità semplificata ("Simple mode"), in cui molte colonne vengono nascoste e le informazioni di visibilità degli oggetti si riferiscono solo alle condizioni ottimali.
La terza modalità, disponibile solo nella versione ST3 PRO, è quella che attiva tutte le funzioni astrofotografiche, su cui non mi pronuncio non avendole provate ma che sembrano essere molto interessanti. Rimando al sito del produttore e alla lettura del help in linea che riporto in fondo per maggiori dettagli.

Dal menu principale nella parte superiore della finestra si attivano diverse funzioni nuove o migliorate rispetto alla precedente versione. In particolare, il motore di ricerca degli oggetti ("Database Power Search") è stato ampliato e potenziato, ma la velocità di risposta del sistema quando si esegue una ricerca anche complessa è rimasta molto rapida. Si possono effettuare selezioni multiple tra i vari menu a tendina e anche tra le varie sotto-sezioni della finestra di ricerca.
In aggiunta al Power Search e allo strumento di ricerca semplice degli oggetti, ora è presente anche un nuovo wizard, il "Nightly Observing List Generator" che permette di creare in modo rapidissimo e completamente automatico una lista di oggetti secondo 7 macro-criteri preconfezionati:
  1. Showpieces. Una selezione tra gli oggetti classici più spettacolari
  2. Shallow Sky. Oggetti interessanti del sistema solare
  3. Interesting Deepsky. Lista oggetti deep interessanti per via della forma o della loro natura particolare
  4. NGC/IC. Oggetti principali dai relativi cataloghi
  5. Off the Beaten Path. Oggetti poco conosciuti e raramente osservati
  6. Interesting Stars. Stelle variabili e giganti rosse
  7. Double Stars. Stelle doppie
Ovviamente la lsita di oggetti così generata potrà poi essere filtrata con gli strumenti presenti nell'interfaccia principale (luogo osservativo, serata, osservatore, strumento, ecc.).

Una menzione va fatta per quanto riguarda la parte dedicata alla gestione dei dati, accessibile mediante il pulsante "Data manager" nella parte alta della finestra principale. Da qui è possibile modificare/creare/eliminare i vari gruppi di cui ho parlato prima, ma soprattutto è da questa finestra che si può creare un backup/restore dell'intero pacchetto, dati utente e preferenze incluse, o di una sua parte a scelta. Rispetto alla versione 2 di Skytools (che già includeva la funzione backup/restore), ora è anche possibile effettuare la sincronia dei dati tra due computer senza per forza dover creare un backup da ripristinare poi nel secondo computer. Quella della sincronia è una funzione sulla carta molto utile per mantenere tutti i dati sempre in linea tra un pc portatile dedicato alle serate osservative sul campo e un pc fisso, più comodo per la parte di pianificazione delle sessioni osservative. Di fatto non ho ancora testato le potenzialità di questa funzione, avendo finora preferito il classico backup/restore che comunque funziona molto bene (analogamente a quanto si faceva con ST2).

Interactive Atlas e Mappe virtuali. Il nuovo Visual Detection Model è stato sfruttato anche per rappresentare graficamente gli oggetti mediante le mappe virtuali. La nuova versione dell'Interactive Atlas, così come per le mappe strumentali, dispone ora di una veste grafica rinnovata e più fedele a quanto si osserva realmente. Tuttavia continua a trattarsi di una rappresentazione statica del cielo in quanto non c'è un motore grafico 3d che renderizza in tempo reale il movimento della volta celeste quando ci si sposta sulla mappa oppure quando si cambia il livello di zoom. Siamo quindi ancora lontani dall'effetto visivo che si ottiene con un software planetario come Stellarium, Starry Night o The Sky tanto per citarne alcuni, mentre si tratta piuttosto di un'interfaccia moto simile a quella di Cart du Ciel o di Skymap Pro, anche se in questa nuova versione la rappresentazione del cielo è molto realistica specialmente per quanto riguarda la via lattea, le superfici dei pianeti o l'effetto di estinzione del buio dovuto alle luci in prossimità dell'orizzonte. C'è da dire che mantenendo attiva la rappresentazione più realistica del cielo serve un computer piuttosto performante e si perde comunque un po' della rapidità e velocità di risposta a cui ci si era abituati con la versione 2.
Tutto torna invece molto rapido e pronto disattivando la funzione "Complex Natural Sky" che simula la variazione dell'illuminazione del fondo cielo in base alla posizione delle sorgenti luminose (luna, via lattea, orizzonte, ecc.). Quando poi si utilizza il sofyware sul campo con la funzione Night Vision attivata le regolazioni sono settate ai valori minimi rendendo quindi rapida la risposta anche su pc poco prestazionali (come il mio Asus eeepc 900). A riguardo della velocità del sistema, devo dire che non ho notato rallentamenti dovuti alle dimensioni del catalogo stellare (che occupa circa 4GB su HD....), mentre gli unici rallentamenti sembra siano dovuti solo al motore di renderizzazione della luminosità del cielo.
L'Interactive Atlas è stato potenziato inoltre con la nuova funzionalità denominata Context Viewer. Cliccando sulla relativa icona si apre una finestra davanti a quella principale della mappa in cui viene rappresentata la visione all'oculare della posizione centrale della mappa. Cambiando posizione nella mappa principale, cambia anche il campo inquadrato nel caso in cui la relativa opzione sia attivata. L'oculare selezionato in automatico è quello considerato come il più indicato (tra quelli impostati nelle preferenze della strumentazione) per l'osservazione dell'oggetto inquadrato, ma può essere cambiato agendo sul relativo link ipertestuale. Si tratta di uno strumento molto innovativo, anche se francamente non so quanto possa tornare utile visto che comunque sono disponibili le ottime mappe strumentali, utilissime in fase di star-hopping.
Anche per queste ultime valgono tutte le considerazioni già fatte per quanto riguarda l'innovativa veste grafica dell'Interactive Atlas. Oltre a questo, nelle mappe strumentali è possibile visualizzare il risultato dell'algoritmo che calcola la luminosità del cielo ("Sky Brightness Model"), cliccando sul bottone blu in basso a destra della finestra. Stampando la mappa si ottiene in pochi istanti un report pronto all'uso come questo.

Per completare la carrellata delle novità riguardanti la parte grafica di ST3, occorre menzionare il Thumbnail Viewer, a cui si accede però dal Nightly Planner, contrassegnando tutti gli oggetti di cui si vuole creare una rappresentazione grafica ad icona. Una volta che gli oggetti selezionati sono stati contrassegnati con il simbolo rosso check, cliccando con il tasto destro del mouse è possibile attivare la funzione Thumbnail, in cui gli oggetti sono rappresentati ciascuno in un singolo riquadro. Può tornare utile per creare un riepilogo grafico di una lista osservativa. E' un vero peccato che non sia possibile stamparlo!

Infine, per chi fosse interessato ad approfondire le funzioni del software che ho trascurato , in particolare quelle per gli astroimagers, potete scaricarvi il file Help del pacchetto qui.

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